TinyDropdown Menu Perché te lo dice Nana: FUGA DI CERVELLI: quando ti prepari al peggio e invece....

giovedì 21 novembre 2013

FUGA DI CERVELLI: quando ti prepari al peggio e invece....

... E invece ti diverti.

 

L'altroieri la Nana qui presente è andata a vedere un film per il quale mai avrebbe speso nemmeno un euro.

Ed infatti nemmeno uno ne ho speso.

Ho partecipato all'anteprima gratuita di Fuga di Cervelli (in sala da oggi) e il risultato di questa esperienza non è stato scontato come si potrebbe pensare.






Dal trailer possiamo tirare le somme della trama: Emilio, timido fin nel midollo, innamorato della bellissima Nadia fin da piccolo, un giorno si fa coraggio e va a parlarle... ma il caso vuole che lei sia prossima alla partenza per una borsa di studio ad Oxford. Il povero Emilio è disperato, ma in suo soccorso arrivano prontamente gli amici di una vita. Già... da manuale .... ma cosa succede quando questi amici non sono altro che quattro disadattati sgangherati? E che volete che succeda? Falsificano i voti e si trasferiscono tutti insieme ad Oxford per tentare l'impossibile, mi pare ovvio!


Ora, premettendo che sono arrivata in sala con dei preconcetti grossi quanto Godzilla (il solito film demenziale; ci vengo giusto perchè è gratis; mi annoierò da morire), devo ammettere che ne sono uscita piuttosto divertita.

Non c'è da aspettarsi chissà cosa da un film di questo genere, ma posso dire in tutta franchezza che è sicuramente migliore di tutti quei ridicoli ed insulsi cinepanettoni che il cinema italiano continuna a voler imporre ogni anno.


I personaggi sono la vera forza del film: Gugliemo Scilla e Frank Matano sono solo i due nomi più conosciuti in assoluto dai youtubers e non. Ma in generale, tutti e cinque i protagonisti apportano al film quel quid che rende digeribile un film "demenziale" anche a chi, come me, non vanno proprio a genio.


Nel corso della storia si avvicendano disguidi, situazioni imbarazzanti e paradossali come è giusto che sia per un film comico. Però mi ha stupita ritrovare verso la fine del film un paio di momenti quasi sentimentali: il protagonista che ne ha piene le scatole di questa banda di pseudo-idioti che si porta dietro e vomita loro tutta la verità addosso; o quando si rende conto di aver sbagliato e - più o meno direttamente - apre il proprio cuore all'amico più fidato. 

Inoltre, Paolo Ruffini (al suo esordio in sceneggiatura e regia) riesce ad affrontare temi come la cecità e l'invalidità con infinita leggerezza, trasmettendo a gran voce un messaggio di normalità al quale l'italiano medio non è affatto avvezzo. Chapeau!


Insomma, concludendo: il film non è pessimo come mi aspettavo, in alcuni momenti mi ha fatta davvero molto ridere.... e poi a me Frank Matano mi ha sempre fatta scompisciare e stop.

  
Voto
 

Consigliato: , per una serata in spensieratezza

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